Grecia in barca a vela – Corfù e dintorni

Un’itinerario in barca a vela di una settimana per poter esplorare i luoghi più belli di Corfù e dintorni.

 

Ecco il programma:

Primo Giorno Arrivo al Marina Gouvia e partenza per Syvota

Secondo Giorno Bella Vraka – Parga

Terzo Giorno Parga – Two Rocks Bay

Quarto Giorno Two Rocks Bay – Gaios

Quinto Giorno Gaios – Lakka

Sesto Giorno Lakka – Mandraki Port

Settimo Giorno Mandraki Port – Marina Gouvia

Un itinerario alla portata di tutti! Corfù ed i suoi dintorni sono eccezionali e tutti da scoprire! E allora cosa aspettate?

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E’ tempo di grandi decisioni…

Aprile. Siamo in Grecia da un anno esatto. Arrivavamo alle 02.00 di notte del 30 Marzo. Il primo porto Greco che abbiamo visitato è stato Kassiopi, a Nord di Corfù.

Il giorno dopo abbiamo fatto un bel giretto per il paese ma, essendo una meta turistica perlopiù da Maggio, trovammo la maggior parte degli esercizi chiusi. Ciò non ci impedì di prendere un bell’Ouzo nell’unico locale aperto per festeggiare il nostro arrivo.

I ragazzi issarono la bandiera Greca sulla sagola della crocetta principale di dritta dell’albero. E a quel punto ci chiedemmo cosa fare..

Beh, la nostra decisione fu di partire verso mezzogiorno ed andare a esplorare la costa della baia interna a Nord. Lasciammo Kassiopi, proseguimmo oltre Agios Stefanos con un bel fiocchetto aperto, facendo rotta per Kerkyra Town.

Decidemmo di tralasciare il Mantouki Port, il Terminal dei traghetti. Ci orientammo verso il Porto Vecchio che risultò da subito impraticabile data l’alta percentuale di traghettini alle isole e barche locali.

Porto Vecchio ha una piccola diga foranea che lo separa dal porto a fianco. Basta quindi uscire e virare immediatamente a dritta per entrare nel Porto… della Cacca.

Così lo chiamano tutti, ma al momento noi ignoravamo questo particolare. Lo scoprimmo poco dopo e con grande meraviglia.

Procedo verso il molo e, vista la esigua quantità di barche decidemmo di ormeggiare all’inglese, con le mura di dritta aderenti al molo. Nel mentre facciamo manovra Valerio esulta.. “Guardate ragazzi ci sono dei pesci enormi in acqua!”. Effettivamente ci sono dei pesci enormi che sembrano cefali ma sono veramente fuori misura! Io accosto al molo, Marina salta a terra, Pietro anche e, prese due bitte, atterriamo. Cade una cima in acqua e, mentre la afferro e comincio a tirarla a bordo mi accorgo che da bianca è diventata giallognola.. e ha pure un odore strano..

“Marina ma lo senti anche tu questo odore? La cima sa di pipì.. E mi sembra che dove siamo passati con la barca l’acqua che abbiamo spostato sia diventata marroncina.. e questo odore.. Marina.. a me sembra proprio odore di MERDA!”

Ridiamo tutti, mi scuso per la parolaccia con i ragazzi ma è proprio così, da due aperture situate proprio sul molo che abbiamo scelto per l’attracco fuoriescono rifiuti solidi organici noti come pezzi di materia fecale o altrimenti detta CACCA.

“Ok, tutti a bordo, prepararsi alla partenza, mettete la cima caduta in acqua in quarantena. Via cima a poppa e a prua. Scappiamo”..

Perfetto, in un minuto molliamo gli ormeggi e guadagniamo l’uscita del caccaporto. Stiamo navigando da due minuti verso Est e Valerio salta fuori dal tambucio chiedendo del Pacho, il nostro gatto nero.

“Perché Vale, non c’è sottocoperta?” chiede Marina. Valerio risponde che non lo trova ma che forse l’ha visto saltare giù mentre ormeggiavamo. Ahia, torniamo indietro di corsa.

Riormeggiamo attenti a non far cadere nulla in acqua. Nel frattempo è uscito un sole da spaccare le pietre e  l’odore che aleggia sembra uscito dal bagno del film Trainspotting, la peggior toilette pubblica di tutta la Scozia.

Beh, storia lunga in breve. Cominciamo a chiamare Pacho (..il cui nome completo ad onor del vero è Paciugo Allagatto Sasuke Razza Bombay), chi con i croccantini, chi con le bustine e chi a voce e basta.

Dopo un po’ di questo teatrino lo vediamo in fondo al porto. Pacho si ferma e si fa prendere in braccio da Valerio, il suo umano preferito. Si torna a bordo e finalmente ce ne andiamo..

Ok, c’è ancora un porto appena più avanti.. proviamolo!

E fu così che per la prima volta entrammo al Mandraki Port. Accostiamo per ormeggiare e dalla banchina arriva una voce “ITALIANI??” e noi “SI”. “Brao, Cuca la trapa!”.

E così ci fermiamo in questo porto meraviglioso che abbiamo imparato ad amare. Ai piedi di una fortezza veneziana del 1500. Il conservatorio appena sopra diffonde musica e canto tutti i giorni. La città, che è la capitale di questa isola lunga 66km, risulta essere un posto gradevole in cui poter fare una bella passeggiata scoprendo sempre qualcosa di nuovo…

 

Il momento in cui scrivo è il 4 aprile 2019. Gentilina è quasi pronta, mi manca da installare un parastrappi in gomma fra trasmissione e mancione dell’asse dell’elica e cambiare il regolatore dei pannelli solari che pare difettoso. Cose di poco conto..

Tra qualche giorno Marina sarà di nuovo qui, e appena dopo arriveranno anche i bimbi con i nonni. Passeremo del tempo insieme..

Ancora non sappiamo quale sarà la nostra rotta estiva e che ci condurrà a Ottobre, alla fine dei due anni da noi preventivati di barca a vela.  Da qui in poi abbiamo alcune possibilità. Decidere di fermarsi, decidere di proseguire, decidere di dosare le due cose.

Siamo stati bene e voi tutti ci avete supportato enormemente. Non sappiamo contare quante mail e messaggi ci sono arrivati, quante persone abbiamo conosciuto virtualmente e non, quante ci hanno chiesto un consiglio su un porto, una rotta, una barca. E noi, nel nostro piccolo, abbiamo cercato di rispondere a tutti, ma proprio tutti.

Il nostro stile di vita è piaciuto a tante persone e magari ha anche ispirato qualcuno. Siamo contenti di esserci stati ed aver condiviso alcuni momenti con te.

Come sai siamo arrivati alle ultime eliminatorie del Velista dell’Anno 2019. Dalla partenza del concorso fino ad oggi non avremmo mai pensato di poter arrivare così lontano in poco più di un anno e mezzo. Il vostro supporto ci ha dato modo di capire che ci siete veramente ed è tutto merito vostro se siamo ancora in gara e, a questo punto speriamo di poter vincere!

Ma qualunque sia il risultato lo dedichiamo ai nostri figli, a Valerio e Leilani. Non sempre la vita è facile, è bella o è come noi vorremmo che sia. Nella vita per raggiungere i propri sogni, qualunque essi siano, bisogna impegnarsi, qualunque cosa si faccia. Non importa quanto tempo ci vorrà. Se speso bene il tempo sembra sempre poco e, se speso male, una volta terminato sembrerà di non averlo mai avuto.

Io e Marina magari non siamo molto svegli sotto altri punti di vista ma speriamo che, come genitori, possa passare questo messaggio… “Non bisogna mollare mai.” I sogni e gli affetti sono la cosa più importante che abbiamo nella vita. E se riusciamo a realizzare anche un solo sogno possiamo dire di non aver vissuto vanamente. Fortunatamente le cose che conosciamo o che sappiamo fare non ci definiscono ma è come scegliamo di impiegare le nostre conoscenze e capacità a definirci.

 

Dunque! Bando ai sentimentalismi e torniamo alle cose terrene! E così ci siamo quasi..

Se vuoi conoscerci di persona abbiamo preso un appartamentino a Chiavari dal 3 al 5 Maggio apposta per partecipare al VELAFestival di Santa Margherita.  Il tre saremo alla serata dei campioni, il quattro gironzoleremo per gli stand e per il cinque il Giornale della Vela ha organizzato alle 16.00 un incontro a cui parteciperemo in veste di invitati!

Ti aspettiamo dunque a Santa Margherita e, se vuoi vederci sul podio, ecco il link per accordarci l’ultima volta la tua preferenza. E’ molto semplice e ci vogliono veramente tre minuti, basta cliccare sul cuore che vedrete di fianco a “Vota Adesso”. Inserisci la tua mail e clicca su Vota. Puoi farlo per tre volte usando la stessa mail. Tutto qui!

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Un abbraccio e a presto!