Una domenica tranquilla…

Oggi, come facciamo spesso quando Marina ha un giorno libero, abbiamo organizzato un uscita in barca al lago sulla nostra amata Pupaccia, la barca che mio padre compró circa 25 anni fa.

Già stamattina il tempo era un po’ muta forma, ma abbiamo scommesso su di una apertura del cielo e difatti non appena arrivati ad Angera è uscito il sole! Un po’ di difficoltà ad uscire causate dall’abbassamento del lago. Questo succede quando in Svizzera decidono di incamerare acqua per periodi di siccità prolungati sulla base di accordi presi nel 1940 o giù di lì. Fatto sta che in due settimane il lago ha già perso 50 cm e per questo sono affiorate le alghe. Quindi uscire con la barchetta diventa abbastanza difficoltoso dato che per uscire dal porto di Angera bisogna proprio passargli in mezzo.. La manovra è abbastanza semplice; si accelera a manetta sperando di prendere abbastanza velocità per passare i banchi di alghe. Tutto qui. Una volta passati oltre le alghe per pulire il bulbo, la chiglia ma soprattutto l’elica (che nella Pupaccia è abbattibile, si chiudono le pale per offrire meno attrito all’acqua) si innesta la retromarcia e si compie un’evoluzione circolare per permettere appunto alle alghe di staccarsi autonomamente. Se così non fosse ci si cala simpaticamente in acqua e si va sotto la barca a toglierle manualmente. Ovviamente il motore dovrà essere in folle e, se le alghe sono molte, e preferibile calare una cima per tenersi. Sono come sabbie mobili, non ci puoi nuotare dentro!


La giornata procede bene fino a quando il vento comincia a rinforzare. Ammainiamo il Genoa, ritiriamo la vela e viriamo per tornare in porto. Comincia a piovere e, proprio all’entrata di Angera ci accorgiamo che le alghe sono veramente ovunque. Sono così tante che galleggiano letteralmente sopra l’acqua. 

Partiamo a tavoletta contro il banco, d’altronde l’unica strada è quella! Il motore sgasa allegro come un tamarro sul booster fino a che, piano piano sentiamo la barca appesantirsi e fermarsi.. Marina impavida si butta in mezzo alle alghe al grido di “qualcuno si butti con me che mi fa schifooooo!” Detto fatto ed un secondo dopo c’è in acqua anche Pietro. A motore in folle (a meno che non piaccia la marmellata di mani) strappano alghe come se non ci fosse un domani. La barca intanto vuole proprio spostarsi dove toccherebbe il fondo con il bulbo (il contrappeso della barca). Finalmente liberano l’elica, risalgono a bordo e ci lanciamo di nuovo in mezzo al banco. E a questo punto penserete che siamo dei deficienti, ma tant’è, o così o si passa la notte sul lago ad aspettare che le alghe si spostino. E siccome era finito il vino e pure la birra la voglia di fermarsi era poca. Un po’ in avanti è un po’ in retro maciniamo qualche quintale di alghe e guadagnano l’entrata del porto.. e li arriva il delirio..



Questo qui sopra sono io, fotografato da Marina dal boccaporto di prua, che ho dovuto correre come un pazzo e saltare giù dalla barca, avvinghiarmi ad un palo a caso, e mentre con una mano tenevo la barca con l’altra cercavo di legare una cima per ormeggiarla, come si può dire, a cdc. Tutto ciò perché mentre Pietro manovrava per entrare è arrivata una raffica e la barca, al posi di avanzare, ha cominciato ad arretrare. In più, guarda il caso, il cavo dell’acceleratore decide di staccarsi…

Ma poco male, ormai siamo ormeggiati e sicuri, non fosse che la Pupaccia tocca contro il molo ed io, già cerato e con fare da parcheggiatore abusivo, scendo per tenerla lontana dal pontile. Tutto è bene ciò che finisce bene. Belle manovre e tutti bravi. Unico appunto, il nostro amato tenderino, lo Scagarr-1, già salvato una volta dal furto, decide di mollare gli ormeggi e correre libero come un unicorno verso l’arcobaleno. 


Addio glorioso Scagarrone, che tu possa viaggiare felice.

E questo è il video della calma dopo la tempesta..

Video Blog Perché?

Al di la della decisione di partire in se abbiamo scelto di raccogliere tutte le nostre esperienze in questo VideoBlog principalmente per due motivi.
Il primo è la creazione di un video libro, chiamiamolo così, di memorie. Sarà bellissimo tra venti o trenta anni riguardare i nostri video e leggere i nostri articoli con relativi commenti.

Il secondo motivo è per mantenere il legame con la nostra famiglia ed i nostri amici passati, presenti e futuri consegnando loro uno spaccato della nostra vita al quale possono virtualmente partecipare qui.

Certo che se la nostalgia si fa sentire parecchio in barca posto ne abbiamo parecchio 😉

Alla fine è come scrivere un diario di bordo più elaborato. In fin dei conti parlando ad esempio dei miei nonni e tralasciando le esperienze insieme a loro, so poco o niente della loro vita passata, a parte qualche aneddoto raccontato. Se avessi potuto usufruire di un documento del genere per vedere i miei nonni o addirittura i miei avi cosa facevano e come erano sarei stato al settimo cielo, proprio io che mi diletto a riscostruire il nostro albero genealogico!

Da qui l’idea del videoblog che, come vedete, non è poi così pazzesca, ma anzi, ci sembra proprio la maniera migliore per tranquillizzare tutti.

Una delle cose che amo è proprio la possibilità di inserire commenti sotto i video o sotto gli stessi articoli che condivideremo. Ciò da l’opportunità a tutti di condividere realmente le nostre “avventure” e a noi di sentirci sempre vicini con il cuore.

Qualunque domanda siamo qui. Speriamo di poter rispondere anche a tutte le curiosità in maniera esaustiva, felici di poter proporre uno stile di vita alternativo a quello a cui tutti siamo abituati!

 

F.

Benno

Benno

“…sembra il rumore di un motore!”

“Ed eccolo che appare da dietro la punta della laguna…” …lo conosco, lo conosco! E’ Benno!” Lo affero e lo tiro a bordo. E’ l’amico tedesco che avevamo perso in Venezuela e ritrovato ora a Niuatoputapu… …Ci eravamo incontrati a Los Roches. Benno era andato via dalla Germania perché aveva problemi cardiaci. No parla inglese, non sa navigare, non conosce l’esistenza dei portolani (che sono la lonely planet del mare per intenderci) e comunque parla solo tedesco, naviga lungo la costa con cartine turistiche stradali..

Eppure

..con una barca di 14 metri (sono tanti in due) con due alberi (veramente una gran fatica) erano arrivati fino in Venezuela, soli lui e la moglie, di professione macellaia, che sa parlare solo il tedesco che si parla a Francoforte e che passa le giornate a cucinare, lavorare all’uncinetto e a tenere la barca.”  Tratto da “Sotto un grande cielo” edito da Mursia.

Non ci si deve stupire per la storia di Benno, ve ne sono anche di più stupefacenti, tipo quella di Alberto, un ragazzo di 37 anni argentino che, facendosi aiutare da tre indios, si è auto costruito da un tronco intero una canoa di 4,5 metri con cui ha attraversato il pacifico (addirittura è rimasto in mare per 2700 miglia con un pacchetto di Muesli e 20lt di acqua mangiando poi pesci, molluschi attaccati allo scafo e poco più ma arrivando a Papeete con una gran fame e in ottima forma).

Sia Benno che Alberto sono persone che hanno scelto la barca come mezzo per esplorare il mondo e forse per entrare a contatto con una dimensione meno terrena e più spirituale quale è la vita stessa. In questo nostro viaggio che è appunto un viaggio di scoperta sia io che Marina vorremmo crescere come essere umani ed al contempo non solo essere presenti per i nostri bimbi, ma addirittura dargli un esempio da seguire.

Ma forse esagero e solo il tempo ci dirà se la nostra direzione è quella giusta, anche se finora abbiamo ricevuto molte dimostrazioni di stima (per cui vogliamo ringraziare tutti). Il cambiamento è sicuramente grande ma credo che sia proprio questo cambiamento che ci sta rivitalizzando. Ci si parano davanti problemi che sembrano sempre enormi e poi una volta superati non erano così esagerati. E’ insomma un periodo di dubbi, dai più Amletici ai meno spirituali (quale pentola porto? Eolico o Solare o tutti e due? Bandiera Italiana o Belga? O mai provato a far la pasta in rada con le onde J ?) E poi è bello mettersi seduti la sera e scrivere dove vorremmo andare, cosa vorremmo provare a fare e via così. E’ qualcosa che sicuramente unisce.

E quindi viva i Benno e gli Alberto che dimostrano che cambiare anche con poco è possibile e ci fanno sentire meno soli in questa decisione che ai nostri occhi di cittadini potrebbe sembrare da matti!

Avremo sicuramente tanto da raccontare su queste pagine ma soprattutto vogliamo tornare ad essere padroni del nostro tempo per  Ascoltare ed Ascoltarci.

F.

 

Qui sotto una foto di Alberto con la sua Ave Marina, la canoa con cui è partito da Panama ed è arrivato fin nelle Filippine.

Benvenuti!

Fabio, Marina, Valerio, Leilani e naturalmente i nostri due gattazzi Pacho e Vicky vi danno il benvenuto a bordo di “VaLeiLa”

Una nuova avventura marina che coinvolgerà tutta la nostra famiglia!

 

È il momento! Dopo averlo tanto sognato, immaginato ora lo stiamo programmando… che cosa? Il nostro cambio di rotta! A breve lasceremo finalmente la terra ferma ed organizzeremo la nostra nuova vita a bordo di #valeila! Cambieranno veramente molte cose ed ancora oggi, dopo “qualche” anno di vela al lago ci sono una marea di cose che ignoriamo ma è ok! Vogliamo migliorare soprattutto per i bimbi, per non costringerli come noi ad essere stampati in serie e a pensare che tutto si riduca a lavorare e dormire!

E allora ci siamo chiesti “quando è che siamo felici?” e la risposta è molto semplice… siamo felici al mare! Ed è proprio dal mare che cominceremo questa nuova avventura!

Stiamo creando un Video Blog di viaggio, www.valeila.com, dove chi ne avrà voglia potrà seguirci ed interagire, magari anche consigliandoci, con tutti noi. Siamo molto contenti! Come potrete immaginare ci stiamo sbarazzando di tutte quelle cose che non ci serviranno più! Quindi se a qualcuno interessa visionare la nostra “merce” può visitare il mio canale su subito qui
http://m.subito.it/annunciutente-mobile/19732069.htm?from=adview_215416622
oppure quello di Marina qui
http://m.subito.it/annunciutente-mobile/9039939.htm?from=adview_214677990

La “partenza” è programmata per i primi di novembre, ma nel frattempo aggiorneremo www.valeila.com con video, impressioni, tecnica, bimberie, paure, consigli, e tutto ciò che ci viene in mente!

Un grazie a chi ci è stato vicino e a tutti i nostri amici che stiamo avvisando ora 😅😅!

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