Vivere in Barca Cambusa e Cucina a bordo di Valeila

E’ vero… cucinare in barca non è la stessa cosa che farlo a casa in una comoda e spaziosa cucina piena di accessori di ogni tipo, ma con i giusti accorgimenti, trucchi e soprattutto un po’ di senso pratico, non è impossibile.

Amo la buona cucina, ma soprattutto amo la cucina sana! Non rinuncerei mai alle verdure per i miei figli, quindi mi sono dovuta in qualche modo ingegnare.

Partirò con il dire che Gentilina non è una barca nuova e di superlusso, ma l’abbiamo scelta proprio per i suoi spazi generosi. La nostra casa è inoltredotata di un ottimo fornello basculante a tre fuochi con forno integrato. Sono a conoscenza però di molte barche meno attrezzate in giro per il mondo, sulle quali alcune persone riescono addirittura ad utilizzare la pentola a pressione al posto del forno!

 

ACCESSORI CUCINA

Su Gentilina non ho a disposizione accessori da cucina elettrici, questo per non sprecare energia. Ingegno e senso pratico portano facilmente a destreggiarsi con ciò che si ha, ma più passa il tempo, più mi rendo conto che ciò che ho basta e avanza.

Nella mia cucina c’è una pentola a pressione e una “mandolina” o affetta verdure (indispensabili soprattutto in navigazione), una pentola antiaderente alta (ottima per bollire la pasta), una pentola antiaderente, un cola pasta richiudibile, un coltello per sfilettare, un coltello per tagliare, un pelapatate, un passa verdure, due cucchiai di legno (uno per il dolce e l’altro per il salato) e un mestolo. Dimenticavo la Moka, che non è molto comoda in barca, perché rischia il ribaltamento a causa del suo baricentro alto… tanti optano per il caffè liofilizzato, de gustibus! Noi quando la barca è troppo sbandata piuttosto non lo consumiamo.

Questa è la mia minima dotazione vivendo in barca, ma devo dire che, qualora ci fermassimo a terra e prendessimo casa, mi attrezzerei nello stesso modo!

Le pentole e i coperchi sono naturalmente impilabili e per quanto riguarda le posate abbiamo acquistato quelle in acciaio inox che non danno problemi di ruggine. Per piatti e bicchieri abbiamo optato per quelli in cheratina, comodi e leggeri! Prediligete i piatti fondi o meglio le scodelle, di modo che anche in navigazione non rischiate di rovesciare tutto! Per essere davvero ecologici avremmo dovuto acquistare i tovaglioli in tessuto… ma un buon compromesso per non sprecare carta è posizionare a centrotavola dello scottex , di modo di utilizzarlo al reale bisogno.

Cucinare quando si è fermi in porto non differisce molto da ciò che si fa a casa. Infatti tutti gli ingredienti sono reperibili in paese e la barca è pressoché ferma. Riesco infatti a fare addirittura pizza, pane e piadine!

In navigazione bisogna considerare invece il rollio ed il beccheggio, quindi sono indispensabili un fornello basculante (di quelli che “dondolano” assieme alla barca!) meglio se dotato di una barra davanti, alla quale installare una cinghia con dei moschettoni per potersi agganciare; questa operazione consentirà di poter utilizzare entrambe le mani e potersi appoggiare al tientibene in caso di movimento improvviso.

Importante anche considerare che non è possibile scendere e fare un salto al minimarket quando siete a 25 miglia dalla costa! Proprio per questo per parlare di cucina a bordo, non si può che citare l’approvvigionamento… la cosiddetta Cambusa!

 

CAMBUSA e STOCCAGGIO

Personalmente non stiamo ancora percorrendo enormi distanze senza toccare terra, ma data la difficoltà di fare spesa giornalmente (abbiamo solo una bicicletta pieghevole per muoverci a terra), quando ho a disposizione un market che fa consegna a domicilio a buon prezzo (non abbiamo mai speso più di €3) ne approfitto.

La cambusa dipende molto dal numero di persone a bordo, dalla durata della permanenza e dalle abitudini dell’equipaggio. Essendo la mia una famiglia di quattro persone più due gatti, posso vantarmi di possedere un elenco della spesa molto vario e completo! In barca utilizzo la lista che riporto qui Lista spesa; ogni due settimane lo controllo e quando qualcosa comincia a scarseggiare provvedo al rifornimento.

Cerco sempre di non farci mancare nulla, ma molto importanti sono le spezie secche facili da stoccare e di lunga durata! Infatti con pochi e semplici ingredienti e i sapori giusti, i piatti sono sempre ben riusciti!

I migliori contenitori in barca sono quelli di vetro, ma considerando il rischio di rottura e la loro pesantezza, acquisto molti prodotti nel tetra pack; se proprio non trovo questi ultimi, compro tolle di alluminio. Le latte rischiano la rottura per corrosione, quindi quando stocco la spesa, mi assicuro di mettere a portata di mano le confezioni più vecchie

Favorisco prodotti in confezione sotto vuoto e plastica per evitare la muffa. La plastica non è un materiale molto ecologico; ma, una volta a terra, è possibile riciclarla. Noi la tagliamo a piccoli pezzetti, la mettiamo in un sacco e la riponiamo nel salpa ancore per poi buttarla negli appositi contenitori.

Per quanto riguarda farina, cioccolata e più in genere prodotti non sottovuoto, indispensabili sono le buste di plastica a chiusura ermetica di Ikea (sotto riporto la foto); queste permettono di conservare molto più a lungo prodotti che soffrono l’umidità. Un accessorio che vorremmo acquistare, è la macchina per fare il sottovuoto, con la quale saremmo in grado di conservare pesce e carne molto più a lungo nel frigorifero.

Se come noi non possedete un dissalatore ed i vostri serbatoi non sono perfettamente sanificati, provvedete a stoccare l’acqua quanto più in basso e a centro barca possibile. La sentina, che deve essere sempre pulita e asciutta (noi la puliamo una volta ogni due settimane circa),è il posto ideale!

Su Gentilina gli adulti adorano vino e birra (se avete visto i nostri video su Youtube https://www.youtube.com/channel/UCQGqs9oUZpZbbnYxb9xueIg e le foto su Instagram https://www.instagram.com/valeilasail/ ve ne sarete accorti!)… abbiamo la fortuna di avere come amici i creatori di Birra la Ru http://www.birralaru.it ,che non perdono l’occasione per rifornirci costantemente!… Per quanto riguarda il vino è risaputo che in barca non si conservi molto bene.

Questa motivazione non ci ha comunque fatto rinunciare a un buon bicchiere di rosso, ma al momento dell’acquisto, cerchiamo vini giovani e leggeri… insomma nulla di troppo ricercato! Ottime le damigiane in plastica da 5 l che si possono anche ricaricare dove si vende vino sfuso (buono ed economico!). Teniamo anche un paio di bottiglie di “ammazzacaffè”… ottimo dopo cena per rilassarsi in dinette o pozzetto… quest’ultima categoria difficilmente viene acquistata, in quanto ormai consolidato gesto di benvenuto ed amicizia da altri diportisti! Non esagerare onde evitare di ritrovarsi sugli scogli dopo una notte brava!

Per quanto riguarda i cibi freschi, acquisto quelli che durano più a lungo. Cavolfiori e broccoli si conservano anche 15 giorni in frigo ma possono essere stoccati anche nelle classiche reti basculanti, le carote in sacchetti traspiranti sempre nel frigo durano a lungo. Siamo grandi consumatori di pomodori, li ripongo nei contenitori di plastica nel frigo. Utilizzo molto anche i crauti, che oltre ad essere ricchi di vitamina C possono essere stoccati in dinette! Patate, cipolle e aglio (immancabili nella mia cucina) durante la stagione invernale possono essere conservati in una cesta, durante l’estate bisogna avere l’accorgimento di metterli in uno sportello al buio. Su Gentilina ho installato 2 grandi reti per frutta e verdura, nella quale non manca mai una grande scorta di limoni e arance, cibi ricchi di vitamina C e toccasana per la salute; anche le mele si conservano benissimo e sono ottime in tutte le stagioni!

In barca si conservano bene anche i formaggi stagionati… infatti siamo dei gran consumatori di Grana Padano!

 

CUCINA

Premetto che al preparazione dei pasti è un momento di attività familiare, quindi, quando le condizioni lo permettono mi piace molto farmi aiutare dai bambini! Per loro è un momento di gioco e apprendimento, unica regola (anche se Valerio sotto mio controllo sta cominciando a stare anche ai fornelli!) sempre lontano dal fuoco!

Parlando di praticità, utilizzo tantissimo la pentola a pressione. Questa mi permette di risparmiare tempo, utilizzo meno acqua (come ampiamente spiegato nell’articolo sull’utilizzo dell’acqua in barca), spreco meno gas, è facile da gestire in quanto la sua chiusura ermetica non permette la fuori uscita delle pietanze  e posso preparare i pasti in anticipo, che rimangono caldi per ore se la pentola viene lasciata chiusa! Qui Ricette pentola a pressione alcune veloci, semplici e gustose ricette in pentola a pressione.

Fuori dal porto utilizzo acqua di mare non solo per lavare i piatti, ma anche per cucinare la pasta.

Sulla nostra tavola è sempre presente una porzione di verdura… e qui entra in gioco la mia fantastica alleata “mandolina”! Con questo geniale “aggeggio” anche quando i minuti sono contati riesco a non rinunciare alla porzione di verdure! Sono sufficienti un finocchio e delle carote tagliate finemente con la mandolina… un filo di olio, sale e aceto balsamico e il piatto è pronto!

Un altro piccolo ma grande accorgimento che utilizzo per il mio amato equipaggio, è preparare molto spesso il brodo con il dado, anche al di fuori dei pasti. Lo metto in un thermos che rimane a portata di tutti nel pozzetto. So che si penserà subito: “poco salutare e chissà che sapore tremendo!”, ma non avete idea di quanto possa essere buono e quanto possa riscaldare corpo e cuore durante la navigazione in una giornata fredda!

Questa è la mia esperienza nei mesi invernali! Chiaramente durante l’estate cambierà qualche ingrediente, quindi magari ci risentiamo per aggiornamenti! Commentate tanto e scrivetemi i vostri metodi e consigli che sono sempre preziosi!

Dato che abbiamo un rinomato chef novarese fra gli amici che ci seguono… Giorgio, cosa ne pensi delle mie ricette? Proponi qualche aggiunta?

Buon vento e buon appetito!

Marina

Acqua in barca

COME UTILIZZIAMO L’ACQUA

Acqua, la nostra più importante risorsa da utilizzare con parsimonia. A bordo di Gentilina non abbiamo il dissalatore. Ci piacerebbe moltissimo installarne uno naturalmente, ma questo è quanto…! Quindi per il momento, come fanno la maggior parte dei velisti tocca arrangiarsi! Di seguito  cercheremo di spiegare quali sono i nostri metodi principali per farci bastare i nostri comunque già generosi 650 l di acqua.

 

  1. INSEGNARE SOPRATTUTTO AI BAMBINI CHE L’ACQUA E’ UN BENE PREZIOSO. Valerio e Leilani erano già consapevoli a casa di quanto l’acqua fosse importante, quindi erano già abituati a lavarsi i denti tenendo il rubinetto chiuso per intenderci! Mai come navigando si sono resi conto che se finisce non ne abbiamo più! Quindi viene buona già la prima regola del mare e della barca: “LA NECESSITA’ AGUZZA L’INGEGNO!”

 

  1. CUCINA E PIATTI. Faremo un articolo a parte per trattare ciò che riguarda cambusa, cucina ecc.. però possiamo cominciare a dare due dritte per ciò che concerne lo spreco dell’acqua.

CUCINARE CON LA PENTOLA A PRESSIONE riduce di 3/4 la quantità di acqua necessario per preparare verdure, riso, zuppe e secondi piatti, quindi in barca come a casa non se ne può fare a meno.

Quando navighiamo o siamo in rada, per lavare i piatti si UTILIZZA solo ACQUA DI MARE… addirittura se non aveste voglia di armarvi di spugna, si può mettere tutto in una rete chiusa e filare a poppa… il mare e i pesci faranno il resto! Anche per l’acqua della pasta (specifico che deve bollire!) si può utilizzare parte di acqua di mare e parte di acqua dolce, a seconda della salinità.

PER LAVARE I PIATTI UTILIZZARE L’ACQUA DI SCOLO DELLA PASTA E RISO. Da veri Italiani amiamo i primi piatti, quindi per quanto ecologici possiamo essere, quando decidiamo di cucinare un bel piatto di spaghetti, non utilizzeremmo mai la pentola a pressione! Non tutti sanno però che l’amido del riso e della pasta sono degli ottimi sgrassanti, quindi al momento dello scolo, mettete il tappo al lavandino e utilizzate l’acqua per lavare i piatti. L’acqua calda e ricca di amido vi permetterà per la maggior parte dello sporco di non utilizzare neanch il sapone… provare anche a casa per credere!

 

  1. IGIENE PERSONALE. Per quest’aspetto bisogna necessariamente discernere fra stagione estiva e invernale.

Durante l’ESTATE la situazione è notevolmente più agevole!

Marina: “Personalmente non ho mai provato fastidio per l’acqua di mare, la mia pelle è molto scura e bella coriacea! Quindi la sera, è per me sufficiente insaponarmi (sempre rigorosamente solo con sapone di marsiglia!) e sciacquarmi nuovamente con una secchiata di acqua marina… Fabio non approva molto il mio metodo… ma vi assicuro che in questo modo non puzzo (!!!!) e anzi la mia pelle, essendo tendenzialmente grassa, ne trae molto beneficio! Utilizzo lo stesso metodo per i capelli, ma 3 volte a settimana faccio alla maniera di Fabio e prole!”

Fabio; Valerio, Leilani: “Verso sera ci sciacquiamo con acqua di mare, una leggerissima insaponata e alla fine, giusto per levare la salsedine, ci sciacquiamo velocemente con la doccetta in specchio di poppa! Fatelo tutti insieme! Oltre a divertirsi si spreca ancora meno acqua!”

INVERNO. Il nostro percorso sull’Adriatico ha visto molti attracchi in banchina, a causa dei ripari naturali inesistenti, appoggiati alla Lega Navale (approfittiamo per consigliarla a tutti e anzi scriveremo un articolo in merito), quindi i servizi erano sempre compresi.

Primo ovvio consiglio, quando ne avete la possibilità sfruttate i bagni dei Porti/Marina.. sono comodi, potrete approfittare di un’ottima doccia di acqua calda, farete muovere le gambe su e giù per la banchina e non dovrete rimpinguare l’acqua nei serbatoi!

In ogni caso è capitato sovente di ritrovarsi in posti di transito, quindi sprovvisti di elettricità e acqua.

Abbiamo così acquistato una Pezzuola in microfibra a testa (quelle che si usano per le pulizie per intenderci!) e tutte le mattine semplicemente la bagnamo con acqua calda, la passiamo su tutto il corpo, ci insaponiamo sempre leggermente, per poi ribagnare la spugna e ripassarla su tutto il corpo! Come deodorante utilizziamo l’allume di potassio che dura una vita, occupa poco spazio ed è completamente naturale! Sempre essendo Italiani amiamo il bidet..(!!!) quindi per la “pupù” utilizziamo il classico metodo di tiraggio doccetta, sempre utilizzando il meno acqua possibile!

Non ci dilunghiamo su lavaggio denti, mani, barba eccetera, perché naturalmente sta al buonsenso capire che meno si lascia scorrere acqua meglio è… in ogni caso v assicuro che ad esempio per lavare i denti utilizzeremo neanche metà bicchiere d’acqua a testa (circa 10 cl)

 

  1. LAVAGGIO INDUMENTI

Questo è un tasto davvero un po’ dolente! Dobbiamo dire che l’elettrodomestico che più ci manca di casa, è proprio la lavatrice! Anche qui le situazioni estive e invernali sono molto differenti, sia per questioni di asciugatura, sia per ciò che si indossa.

Innanzitutto bisogna premettere che, proprio per ridurre questo problema, abbiamo acquistato indumenti tecnici (sui quali faremo un altro pezzo), di facile lavaggio ma, soprattutto, di rapida asciugatura. Purtroppo non è possibile utilizzare acqua di mare

Comunque, ci dotiamo di una vaschetta piena di acqua calda (possibilmente) con sapone ecologico; è un po’ costoso ma non fa schiuma, ne serve davvero una goccia e dura moltissimo. Laviamo prima gli indumenti intimi (per questioni igieniche) e a seguire il resto. Riempiamo un’altra vaschetta di acqua pulita (sempre possibilmente calda) e risciacquiamo seguendo lo stesso ordine (prima mutandine, a seguire canotte, calze, t-shirt ecc.). Successivamente si procede a stendere … ma questo è un capitolo a parte!!!

 

  1. ACQUA POTABILE

Personalmente preferiamo bere l’acqua in bottiglia, poiché i nostri gavoni sono abbastanza datati e non siamo riusciti a pulirli ancora in maniera perfetta (se qualcuno ha idee valide avanti pure!!! Grazie!), anche se capita di berla per la pigrizia di non prendere la bottiglia e mai nulla è successo!

Quindi un carrello della ns cambusa è sempre dedicato ad almeno 6 casse di acqua.

Anche se dovessimo possedere il dissalatore manterremmo sempre una scorta consistente di bottiglie, stivate in sentina, per ogni emergenza!

Questo è ciò che vi possiamo dire sulla ns esperienza di risparmio dell’acqua! Ho scritto questo articolo ispirata da Daniele che vive a Cape Town in Sud Africa, dove stanno affrontando la più grave siccità degli ultimi anni, la quale ha portato il governo a dover chiudere i rubinetti, razionando l’acqua  ad un massimo di 25 l al giorno per persona.

Questi articoli non vogliono comunque avere la pretesa di essere una guida, ma pagine di confronto per ricevere consigli o altri metodi che utilizzate anche voi! Quindi sentitevi liberi di commentare condividere.

Il nostro pianeta ci sta chiedendo aiuto… causa le coltivazioni intensive, l’inquinamento ambientale e per tutti gli altri motivi che ben conosciamo, la siccità è un problema reale. Quindi per noi è una necessità ridurre il consumo dell’acqua, ma queste sono soluzioni che potrebbero essere adattate anche ai metodi casalinghi!

Un abbraccio da tutta la nostra famiglia