Forse ce la facciamo ad aiutare il nostro pianeta… proviamoci!

L’uomo per vivere produce schifezze. Questo è un dato incontrovertibile.

Mi è venuta in mente questo bella metafora.

Prendiamo una bella casa con un bel giardino con una piscina grande tre volte la casa. Diciamo che in casa ci vive una famiglia di 4 persone, la famiglia Minquino. Possiamo ipotizzare che ogni persona produca un sacchetto di immondizia al giorno (in città la quota procapite è molto più alta). Poi ci sono la pipì e la pupù. Pensiamo al fatto che la raccolta dell’immondizia non esista e che gli scarichi siano senza sbocco alla fogna, perché al di fuori dello spazio casalingo è tutto buio e i signori Minquino non sanno dove si trovano né perchè.. Ok. Ovviamente vogliamo tenere la casa pulita no? Ecchessiamo Bestie? Ogni giorno 4 sacchetti di immondizia dovranno essere stivati da qualche parte, diciamo in giardino. Ben presto il giardino sarà adibito a discarica, facciamo pure una bella buca che ricopriamo man mano. Anche volendo scavare parecchio, a breve il giardino non sarà più utilizzabile e quindi cosa rimane? Cazzarola! Buttiamo la roba in piscina che tanto è grande… Perfetto. Mentre la casa rimane pulita e linda il giardino e la piscina diventano una discarica. Nel frattempo in salotto si stanno lo stesso godendo il megatelevisore che trasmette documentari sulla foresta del borneo. Ah dimenticavo, pipì e pupù! Mettiamo una dozzine di pisciatine al giorno e che tutti siano regolari e non soffrano di stipsi e che quindi vadano di corpo una volta al giorno? Già ma dove se gli scarichi non funzionano più? E beh! C’è il giardino apposta! Se prima il giardino era pieno di animaletti, uccellini, farfalle ed altre ora ci sono solo dei topazzi belli cicciozzi, oltre a belle cose come scarafaggi e via dicendo. La piscina è diventata una melma nauseabonda inguardabile….

Avete capito dove voglio arrivare no? Se non avete capito smettete di leggere perchè vi meritate una idrocolonterapia gratuita… Nel senso, quando lo spazio in piscina e quello in giardino saranno finiti, e finiranno prima o poi, dove pensate che dovrete mettere i rifiuti? Nella vostra casa bella linda o credete veramente a quella cagata dei rifiuti spaziali? Possiamo provare a riempire il giardino del vicino (marte magari…) con la nostra schifezza… Quindi occhio, immagino che il nostro pianeta ad un certo punto saprà difendersi da una specie pericolosa come la nostra..

Lo so, lo so. Salviamo il pianeta… bello slogan anni 70… salvate le balene, amore libero, fate l’amore non fate la guerra e via discorrendo. L’unico slogan degli anni 70 che si è avverato è “L’immaginazione al potere” nel senso che chi c’è stato negli ultimi anni in Italia ha sicuramente avuto parecchia immaginazione, mia considerazione personale…… Comunque  subito penserete che ormai è troppo tardi anche solo per pensare di salvare il pianeta. Anche io lo pensavo quando abitavo a novara, che, tutto sommato è una città pulita… ma la sera poi arrivi a casa, accendi il masterCuoco e il problema diventa se la pasta di Carmela era più buona di quella di Giovanna (non capisco giuro.. che manco l’aveste assaggiata sul serio.. li pare che mangino solo i giudici… fatevi invitare no?)

Ogni tanto capita di incontrare un sacchetto, una cartaccia, una bottiglia schiacciata. Alla maggioranza delle persone non viene in mente di raccoglierla e di gettarla in un cestino (…a novara le varie amministrazioni fanno a gara a chi installa i cestini più belli e costosi… ma quanta gente c’è che produce cestini in Italia?) ma al mare è diverso.. almeno si spera!

A nessun tipo di persona (…tipo con il pollice opponibile) verrebbe in mente di buttare un sacco della spazzatura in mare con all’interno plastica, residui di cibo, alluminio, vetro e altro. Tanto varrebbe andare in giro con una mazza ferrata a picchiare gli Unicorni davanti ai bambini. Beh, se sei quel tipo di persona sappi che come minimo sei un vuncione.

In barca invece pensi realmente alle cose. Mentre in città sembra tutto infinito a bordo ti rendi conto che hai delle risorse il cui rendimento deve essere massimizzato. Acqua, Gasolio, Cambusa, Energia, e via discorrendo. Non ci sono supermercati in mezzo al mare ne distributori. e anche lo spazio è una risorsa. Noi personalmente su Gentilina separiamo il vetro, l’alluminio, la carta, i residui di cibo non inquinanti (se buttassi anche un solo cucchiaio della mia world infamous faggiolata i pesci morirebbero di gas intestinale…), e la plastica,l’inquinatrice per eccellenza (basso costo di produzione) e se siamo in navigazione e non abbiamo possibilità di buttarla la laviamo e la tagliuzziamo per occupare meno spazio.

Se la pattumiera odora fortemente il gavone del salpancore è perfetto per stivare schifezze (difatti il nostro salpancore ci odia ed è sempre molto arrabbiato…).

E quindi, se tutti i marinai come noi prendono queste belle precauzioni (o dicono di prenderle) da dove arriva tutta questa immondizia sopra e sotto l’acqua del mare? Facilissimo 🙂

Il 85% dell’immondizia arriva dalla terra ferma, dove, assurdo da pensare ancora al giorno d’oggi, molte città, soprattutto asiatiche senza nulla voler togliere a nessuno (tutti siamo colpevoli , chi più chi meno), non hanno impianto di depurazione e quindi le schifezze prima o poi arrivano al mare da li! Solo il 15% della schifezza viene prodotta in mare da Navi di grosso tonnellaggio (che manco a farlo apposta le più inquinanti sono le navi crociera… perchè sono piene di gente che consuma), Piattaforme e altro.

Incredibile eh? Si fa tanto parlare dell’isola di plastica in mezzo all’Oceano. Pauroso, è vero. Pensate che tutto quel delirio di schifezze è roba nostra e non fa che aumentare… E pulire una roba grossa 4 volte la Francia… ma ve lo immaginate? con cosa? e come dato che si sposta continuamente… Quella cosa prenderà vita letteralmente e si mangerà i mari.. vi ricordate la piscina della casa dei Signori Minquino? Eccola qui! E se puliamo gli Oceani per buttare la plastica a terra per poi ributtarla in mare a che pro tutto ciò?

A parte i soliti sacchetti e tutto il resto in polietilene… la nuova frontiera del consumismo sono i sacchetti biodegradabili. Mentre le buste normali ci mettono 20 anni a ridursi in molecole di plastica e centinaia per essere poi digeriti da microrganismi o ossidati i sacchetti biodegradabili possono biodegradarsi in tre mesi ed essere digeriti da sti poveracci di microbestie in sei mesi. CHE BELLO! Ma avete notato che ho scritto “possono”? E sapete perchè, perchè è una minchiata. Anche loro ci mettono decenni ad essere smaltiti ed a tornare ai loro componenti originari, lasciando anche loro una bella scia di schifezza e animali morti. La grande verità di questi sacchetti inoltre è che si rompono… sempre.. e tutto ciò che hai dentro la borsa rotola ovunque 🙂

Tutti avete studiato il ciclo dell’acqua alle elementari no? Se non ve lo ricordate vi rinfresco io la memoria.

L’acqua evapora dal mare ed anche le piante traspirano acqua. Tutto questo vapore si raggruppa e forma le nuvole, che, come tutti sanno, hanno per unico scopo il lento muoversi nel cielo. Quando le nubi si condensano piove, oppure nevica, o grandina. E piove dappertutto, sui ghiacciai, sulla terra per finire nelle falde acquifere e ovviamente in mare… e, dato che al momento la plastica che stiamo buttando in mare da ottanta anni si sta piano piano sfaldando a livello molecolare (ci siamo quasi e mi avvio al gran finale..), dove pensate che finiscano quelle molecole se non nel vostro pancino? Ecco il perchè della foto di questo articolo. E tutto ciò sta già succedendo, non è che succederà. Insomma, ci stiamo plastificando. Pensa te che razza di deficienti che siamo..

E quindi? Fabio cosa devo fare? Non voglio più buttare la spazzatura! Me la tengo in casa! La butto in casa del vicino che tanto mi sta sulle palle! Hanno ragione gli accumulatori!!

No! Senza stare a dilungarsi troppo che tanto sapete tutti come siamo conciati l’unica maniera per rallentare ed invertire il processo di inquinamento è cominciare a consumare meno! CONSUMARE MENO! Facciamo un passo indietro. Davvero ci serve tutta sta roba? Veramente ogni frutto deve essere imbustato singolarmente in un sacchetto? Davvero ogni cosa deve avere un involucro di plastica? Più sono piccole le cose di plastica che compriamo e più inquinano. Ma lo sapete chi ci guadagna in Primis con la plastica? E fatevele due domande no!

Mica si può continuare a vivere sperando che qualcuno trovi una soluzione ai problemi del mondo mentre voi state li seduti sul divano in saldo a  guardare Masterpip e ad ascoltare le baggianate dei politici! Su! Consumate meno!

IL NOSTRO PIANETA E’ GRANDE E PUO’ GUARIRE MA NOI DOBBIAMO AIUTARLO!

Se non lo volete fare per il pianeta (su cui comunque ci tocca vivere suo malgrado) fatelo per il portafoglio. Consumando meno i prezzi si abbasserebbero per invogliare a comprare… e voi consumate ancora meno! La nostra società fa di tutto per farci consumare e la risposta è “NO, non mi serve grazie ne ho già dodici identici a casa!”

Dimenticavo… Pipì e pupù sono biodegradabili quindi fatene quanta ne volete… magari non nel giardino del vicino

 

2 thoughts on “Forse ce la facciamo ad aiutare il nostro pianeta… proviamoci!

  1. Eh si! Grande riflessione Fabio.
    Una volta ho sentito questa notizia, se ognuno di noi avesse in casa un solo profumo anziché due o tre, potremmo sfamare un miliardo di persone! Pazzesco ma è così!
    Ciao
    Davide

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