Ottava Tappa Vieste

Arriviamo a Vieste al buio dopo aver incontrato le Tremiti, i delfini, i tonni e tre metri e mezzo di onda davanti a Peschici…. Dopo due ore a fare surf con la nostra piccola da dieci tonnellate sono sudate come una belva mitologica… i bimbi invece, che hanno questo spettacolare meccanismo per cui, in situazioni stressanti cadono in trance come prestidirigiritatori, appena sentono Gentilina che si ferma tirano su la testa esclamando “Che bel posto andiamo a fare un giro?” Ok per il giro, e dopo le necessaria burocrazia alla lega navale, scendiamo a terra per cercare PIZZAAAAA… e la troviamo. Ringraziamo quindi il Dott. Ragno per averci fatto conoscere la miglior pizza di Vieste! Entriamo in questo locale e veniamo accolti da una bella famiglia! Chiacchieriamo e subito ci si trova in sintonia! Anche per loro sta cominciando una nuova avventura! Un trasferimento all’estero tutti insieme! E noi vi facciamo i migliori auguri per la perfetta riuscita delle vostre intenzioni!

Torniamo alla barca a farci una bella dormita e subito è mattina! Foto dalla nostra finestra e via in giro.

Pizzomunno incredibile ed il castello bellissimo!  Torniamo alla base a pomeriggio inoltrato dopo aver visitato il paese e preso lezioni di pesca dal nostro nuovo amico Gianni del Fishermans Vieste! Poca cosa da mangiare e via a letto. L’indomani partiamo direzione Trani! Ciao Vieste!

 

16 thoughts on “Ottava Tappa Vieste

  1. Bravissimi vi invidio il mio sogno nel cassetto, ieri per incominciare mi sono iscritto per la patente nautica a vela . buona continuazione

  2. Ciao ragazzi!
    se il vostro e’ un anno sabbatico, ben venga! staccare per un anno puo’ essere molto utile per la mente ed il corpo. Ma se l’ambizione e’ di fare una vita a girare il mondo senza fare niente, beh allora non condivido. Il lavoro nobilita, lavorare e’ una cosa fondamentale per, di nuovo, la mente ed il corpo. La cultura del lavoro, che tra l’altro non state trasmettendo ai vostri figli (che porelli non hanno neanche amicizie stabili, fondamentali nella vita, perche’ per crearle serve tempo) e’ un valore importantissimo ed alla base di tutte le societa’ “umane”.
    Poi certo che alcuni lavori fanno abbastanza pieta’ pero’ fare una vita in giro per il mondo elemosinando donazioni non mi sembra su un livello molto piu’ alto… non ci vedo spessore, mi sembra una bambinata, il sogno delle scuole medie, il mio era di fare l’esploratore od aprire un bar in Brasile in riva al mare, il vostro e’ questo qui, siamo li’ come concetti. Poi invece da grande mi son messo a lavorare e mi piace pure.
    Ho amici che non fanno niente da una vita (perche’ in fondo l’Italia almeno in parte e’ un paese ricco e quindi alcuni se lo possono permettere) e son tutti mezzi depressi.
    Perche’ anche se adesso ve la state godendo (cosa non scontata comunque), considerate che nel breve periodo e’ tutto piu’ bello, e’ nel medio e lungo periodo che vengono fuori le magagne. Perdonate la critica aspra ma vi giuro che sto scrivendo in piena onesta’ intellettuale, magari per carita’ sbagliando ragionamenti.
    per il resto buona fortuna e buon viaggio!

    1. Grazie per la tua critica. Vedrò di rispondere punto per punto!

      Noi stiamo girando è vero, ma per girare non basta mettere in moto il motore o tirare su le vele della nostra Gentilina. Viaggiare come stiamo facendo noi richiede si una dose di incoscenza, ma richiede soprattutto una logistica ed un organizzazione molto pronunciata. Seguiamo si il cuore ma anche il meteo, le esigenze dell’uno o dell’altra, le necessità della barca e della nostra famiglia senza voler entrare nel dettaglio.

      Non si può intraprendere un viaggio come il nostro pensando di “fare niente” come al villagio turistico. Qui non abbiamo nessuno che fa le cose al posto nostro come accade normalmente in città.

      Per quanto riguarda la cultura del lavoro cui ti riferisci, (immagino sia di impronta classica, cioè quella ad esempio ricevuta dai miei genitori che lavoravano spesso e volentieri anche sabato o domenica), io credo che non sia necessario al momento far vedere a Valerio che ha dieci anni, o a Leilani che ne ha tre, che la vita sia solo lavoro, anzi. Io credo che la famiglia debba avere la precedenza su tutto e tutti. Penso che i nostri ragazzi debbano crescere sapendo che ogni sogno è raggiungibile se lo si vuole fortemente, e noi lo stiamo dimostrando non con le parole ma con i fatti. Essere presenti è un conto, ma poter essere di esempio è un altro.

      Se comunque ti può tranquillizzare io lavoro non stop dalle quattro alle sei ore al giorno, un lavoro che mi piace, ma che effettuo di notte, senza togliere tempo prezioso ai nostri bimbi, a cui ricordo che stiamo mostrando il mondo così com’è, e non attraverso un tablet o la televisione 🙂
      Leilani ha tutto il tempo del mondo per amicizie stabili mentre Valerio ha già i suoi amici che verranno a trovarlo e nel frattempo possono vedersi e sentirsi con un banale smartphone mio o di Marina. Abbiamo inoltre talmente tante visite che a volte ne rimaniamo storditi!
      In breve ed in estrema sintesi, tu a mio avviso stai facendo un pò di confusione tra la standardizzazione proposta dalla società cosiddetta civile ed i veri valori della vita, e cioè la necessità di affermare la propria unicità in questo Universo. Se quindi la tua idea di società umana è, come sopra, la sterilizzazione delle emozioni per rendere ogni essere umano un pò meno solo grazie al fatto che “tutti fanno così” allora hai perfettamente ragione… siamo due disadattati che cresceranno a loro volta due disadattati…

      Ma se poco poco abbiamo almeno in parte ragione noi allora i nostri figli cresceranno sapendo ragionare con la propria testa e mai con quella degli altri, sapranno emozionarsi per cose semplici e vere e non per cose di seconda mano..

      E permettimi di dire che il tuo sogno di fare l’esploratore, che è anche il mio sogno esplorare il mare e la giungle e tante altre cose, è insito nella natura umana. Cosa siamo qui a fare se non ad accrescere la nostra esperienza? Al momento siamo felici di poter dire che stiamo vivendo il nostro sogno, e che i bambini sono strafelici di stare all’aria aperta. Riempiamo la nostra giornata di avventure e non di cose.. Nulla ci vieterà in futuro di fermarci in un posto felice in cui poter crescere i nostri ragazzi e permettergli di adottare un altro stile di vita…

      In estrema sintesi la vita è una sola ed in qualunque modo tu la voglia vivere lo puoi fare, le strade da percorrere sono tante ma culminano con la partenza da questo nostro mondo mortale. L’importante credo sia arrivare in fondo ed essere contenti di se stessi e di ciò che si è fatto od almeno tentato!
      Concludo con una frase che mi piace tanto, una citazione di H. Keller

      “La sicurezza è perlopiù una superstizione. Non esiste in natura, né i cuccioli di uomo riescono a provarla. Evitare il pericolo non è più sicuro, sul lungo periodo, che esservi esposti apertamente. O la vita è una avventura da vivere audacemente, oppure è niente.”

      1. Ottima la tua esposizione delle cose e dei fatti e dei sogni e della vita.
        Molte le persone che “sognano di andare sulla Luna, però poi si siedono, non hanno la forza di dare forma concreta ai “sogni”, che purtroppo non hanno realizzato mai..
        Hai avuto la forza e la volontà di dare concretezza ai vostri sogni.. Ai “porelli” restano il rimpianto..!
        il mio lavoro, mi ha portato in giro per il mondo per più di quarant’anni, per lunghi mesi ogni in posto ,etnie e culture diverse, una visione delle cose ed anche della vita molto diverse da chi se ne sta fermo a sognare di fare “cose”..
        Or, sono in pensione da un paio di anni, non viaggio più come prima.. ma, ho sempre questo “sogno” e voglia di andare via.
        Tieni dura e come si dice, .. vento in poppa..!

  3. Ciao Fabio sono dalla tua parte , stai facendo una cosa splendida e non è da tutti aver il coraggio di mollare tutto e partire , grande !!!!!non sono d’accordo con Luca che forse non ha capito che il lavoro ci distrugge e peggio ancora questa società ci vuole rendere tutti schiavi .vivere liberi è vita! Saluti a tutta la famiglia

  4. Ma che bello ….siete fantastici ….ammiro il vs lavoro ,il vs amore ,il vs coraggio ,il vs credere in qualcosa …Credo che la pochezza di qualcuno porti a scrivere ,forse un po’ per invidia ( vero Luca ???) che non insegnate ai vs figli il sacrificio del lavoro ….Hanno 10 e tre anni …avranno tempo per imparare i sacrifici del posto fisso ,avranno tempo per imparare lo stress del traffico ,la scuola ,la famiglia , la casa e tutto quello che vuoi Luca …intanto respirano ….vivono …sognano ….hanno gli occhi felici ….esplorano ….amano tutto e tutti ..perché viaggiare è imparare a condividere e amare tutto e tutti ….è assaporare quello che NOI ogni gg diamo per scontato ….Mi piacerebbe conoscervi …farvi conoscere alla mia bellissima famiglia ….intanto vi supporto con amore e non per elemosina! G

    1. Grazie Giusy! Sei veramente gentile! È vero, almeno fino ad ora abbiamo incontrate solo persone splendide pronte ad aiutarti in qualunque situazione, anche solo per accompagnarci a fare cambusa! Di dove sei?

      1. Vivo a Roma da 17 anni ma sono di origini Pugliesi …un paesino in provincia di Brindisi …tanto mare quindi …..da oggi vi seguo anch’io ….e ti assicuro che adesso non vedo l’or di accendere il computer e …sognare con voi !!! un abbraccio di vero cuore …

        1. Ciao Giusy! Anche Marina ha vissuto a ROma per un pò! Parte delle mie origini sono di Guagnano, prov di Lecce 🙂 Grazie per il tuo follow… noi siamo qui! Un abbraccio anche a te!

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